mercoledì 21 marzo 2012

Riflessioni per Giornata della Carità


Caritas diocesana di Senigallia

  – DOMENICA DELLA CARITÀ – Quinta Domenica di Quaresima anno B


Il Vangelo di oggi ci introduce nel mistero della vita di Gesù e di ogni vita: in ebraico “bar” è il “chicco di grano” ma è anche il “figlio”: il chicco di grano deve morire per portare molto frutto, ma anche che il Figlio deve morire per portare molto frutto.  E in questo “morire per vivere” è  rinchiuso pure il segreto della nostra vita: quando riconosciamo e accogliamo la presenza del Signore dentro di noi, negli altri, nelle circostanze della vita, allora sentiamo nascere il coraggio e la forza di lottare, di spenderci, di darci, ci sentiamo parte della vita, perché accogliamo in noi il Dio della vita.  Oggi, ancora una volta, Gesù, vita della nostra vita, si offre a noi sotto i segni del pane e del vino. E noi continuiamo questa catena e questo movimento con l’essere pane e vino per qualcun altro. Qualcuno ci ha alimentato, è stato per noi pane e vino e noi stessi vogliamo essere alimento, cibo per qualcun altro. Che la mia vita sia come il grano e come il vino: dalla vita viene e alla Vita si offre. E’ un dono ricevuto, ed è un dono che va donato.  È la legge del seme. È la logica del Figlio di Dio. È il segreto della vita.

Per questo, è particolarmente appropriato celebrare oggi la Domenica della carità: perché proprio oggi risuonano queste parole di Gesù: “Chi ama la sua vita, la perde”. Colui che è ripiegato su di sé,  sui suoi bisogni, resta solo, perde la sua vita, perché la vita è relazione e amore: chi vuol trattenere il respiro, infatti, finirà soffocato. La vita circola in quanto ricevuta e data per amore, la vita si realizza nel dono di sé. Donandosi e spendendosi per l’altro, l’uomo viene liberato dalla solitudine sterile, che è la chiusura in sé, l’autoreferenzialità, il ripiegamento del cuore su di sé. Noi siamo salvati grazie e attraverso gli altri: essi infatti, permettendoci la relazione, ci immettono nel senso della vita, che consiste appunto nell’incontro, nella relazione, nell’apertura all’alterità, nel dono reciproco.



Il gruppo liturgico e la Caritas parrocchiale, in accordo con chi presiede la celebrazione, provvederanno ai modi concreti per
l          dar modo ad un volontario caritas di condividere la propria esperienza,
l          valorizzare la colletta non solo come dono, ma anche come gesto di maturità cristiana, segno di una consapevolezza ecclesiale che va oltre i confini della propria parrocchia: le offerte raccolte in quel giorno andranno per l’iniziativa diocesana del Fondo di solidarietà,  cui poter attingere per far fronte a situazioni particolari di difficoltà vissute da soggetti residenti sul territorio della nostra diocesi 
l          curare le differenti fasi della celebrazione domenicale per aumentare la comprensione ed il coinvolgimento della comunità:
-   l’accoglienza delle persone che arrivano per partecipare alla celebrazione eucaristica, indicando loro i posti liberi, suggerendo alcune disposizioni particolari (per nuclei familiari o per gruppi di catechesi), allestendo un servizio alternativo per i fanciulli o per i bimbi più piccoli (ad esempio una “omelia” più significativa per loro o un servizio di babysitter per i piccolissimi in ambienti contigui)
-   i canti della celebrazione che saranno anch’essi in tema con la domenica della carità
-  la preghiera dei fedeli preparata per l’occasione evitando di utilizzare quella standard del foglietto della Messa
-  l’offertorio studiato con simboli e gesti specifici e con l’indicazione di alcune finalità particolari cui indirizzare le offerte di varia natura consegnate e che vanno poi distribuite ai poveri
-   il segno della pace proposto come occasione autentica di riconciliazione di incomprensioni, pregiudizi, antichi rancori, inimicizie che spesso intessono le relazioni interpersonali anche dei parrocchiani.

La Caritas parrocchiale progetterà con cura ciò che segue la celebrazione.
La domenica diventa il giorno migliore per visitare gli ammalati e gli anziani, per portare l’Eucaristia agli infermi, per accostare i lontani. La comunità cristiana, che pure proibiva il lavoro festivo, vedeva nella domenica il giorno ideale per realizzare le opere della carità, anche se faticose ed impegnative.
Si darà quindi visibilità, al termine della celebrazione,
·        ai Ministri ausiliari della Comunione Eucaristica che si stanno recando dai malati,
·        al gruppo di giovani che si recheranno, quel giorno stesso, nella casa di Riposo della parrocchia o alla Mensa domenicale o altro che sarà possibile organizzare a partire dalle necessità caritative del territorio…
·        alle famiglie che hanno accettato di invitare a pranzo una persona sola
·         alle famiglie straniere che hanno accettato di invitare a pranzo una famiglia italiana per condividere con loro un piatto tipico della loro terra

SUGGERIMENTI PER LA PREGHIERA DEI FEDELI

Il servizio ai poveri, ai deboli e agli esclusi, ai malati, alla persone sole e senza speranza sia il distintivo del nostro essere credenti
Preghiamo

Per coloro che sono impegnati nel volontariato: sia autentica scuola in cui si impara ad essere costruttori della civiltà dell’amore, capaci di accogliere l’altro nella sua unicità e differenza. Preghiamo

Perché le comunità parrocchiali sostengano con la preghiera e la collaborazione gli operatori Caritas impegnati a livello diocesano, parrocchiale, vicariale a favore dei poveri, nella testimonianza quotidiana dell’amore di Dio Padre per i suoi figli sofferenti, preghiamo;

Cinque per mille a Fondazione Caritas Senigallia Onlus


92022600420
Il numero per aiutarci ad aiutare
Ecco come destinare il cinque per mille alla Fondazione Caritas Senigallia Onlus per la gestione del Centro di Solidarietà “Don Luigi Palazzolo”, della “Casa San Benedetto” e di “Casa Stella” “opere segno della Diocesi di Senigallia.
La Legge finanziaria ha previsto anche per l’anno 2012 la destinazione, in base alla libera scelta del contribuente, di una quota pari al cinque per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, a sostegno del volontariato, delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni e fondazioni di promozione sociale.
Tutti i contribuenti possono esprimere la preferenza apponendo la propria firma nell’apposito del CUD 2012,  del 730/1-bis redditi 2011 o dell’UNICO persone fisiche 2012, indicando il codice fiscale della realtà alla quale si vuole desinare il cinque per mille.
La scelta del cinque per mille e quella dell’otto per mille non sono in alcun modo alternative e possono essere effettuate ambedue dalla stessa persona e nella stessa dichiarazione.
Anche che non è tenuto alla presentazione del modello UNICO o non intende presentare il mod. 730, in quanto non ha altri redditi può esprimere la propria scelta con le modalità previste.
Se desideri aiutarci ad aiutare, questa è una nuova forma di solidarietà del tutto gratuita. A te non costa nulla, per noi vale molto, per i nostri ospiti è vitale.

GIORNATA DELLA CARITA' - DOMENICA 25 MARZO 2012


OGGETTO: Giornata Diocesana della Carità Domenica 25 Marzo 2012
Domenica 25 marzo 2012, quinta domenica di quaresima, nella nostra Diocesi di Senigallia si celebra la giornata diocesana della Carità.
Questa è la giornata, unica nel corso dell’anno, in cui non si raccolgono offerte per emergenze specifiche e particolari (ad esempio terremoti ed altre calamità naturali) ma fondi per la gestione delle “opere segno” della Diocesi di Senigallia e nello specifico come abbiamo già fatto dal 2009 per il fondo di solidarietà per le famiglie in difficoltà costituito dal Vescovo Diocesano e affidato per la gestione alla Fondazione Caritas Senigallia Onlus.
È anche la giornata, nell’ambito dell’anno della Missione del Sinodo Diocesano, per una riflessione più approfondita sul nostro essere vicini ai poveri e alle tante persone che oggi sono nel bisogno.
Con preghiera di consegnare all’ufficio Caritas entro il mese di aprile le offerte raccolte, suggerisco di utilizzare le schede allegate per l’animazione delle Celebrazioni cogliendo l’occasione per presentare la Social Caritas.
Ricordo anche che presso l’ufficio Caritas sono disponibili le buste per la raccolta delle offerte. Chi desidera utilizzarle passi a prenderle.
Colgo l’occasione per invitare a partecipare alla veglia dei Missionari Martiri – Sabato 24 marzo 2011 – alle ore 20,00 in Cattedrale di Senigallia
Con l’augurio di una santa quaresima, di una santa Pasqua e di ogni bene.

Senigallia, 21 marzo 2012

Il Direttore                  
Caritas Diocesana di Senigallia
Aldo Piergiovanni, presbitero